Porno a gogò al cinema

Il 23 giugno 2016 sono usciti contemporaneamente 2 film che mettono al centro del discorso e delle immagini pornografia e perversioni sessuali. Si tratta di “Porno e libertà”, documentario di Carmine Amoroso e di “Kiki & i segreti del sesso”, film spagnolo di Paco Leon che ha già sbancato il botteghino con oltre 6 milioni di euro di incassi.

“Porno e Libertà” racconta la storia del cinema porno italiano partendo dalle sue avventurose origini nell’Italia degli anni ’70. A quell’epoca, nel nostro Paese ancora prigioniero di una visione puritana del sesso, un gruppo di ribelli iniziò una battaglia contro la censura, sfidando il “Comune senso del pudore” con l’arma della pornografia. DI lì a poco una di loro, Ilona Staller, in arte Cicciolina, sarebbe diventata onorevole e arrivata a Montecitorio. COme dice il giornalista di Internazionale.it, Piero Zardo, il documentario di Carmine Amoroso “non è la storia di un’industria che macina carne umana e milioni di euro, ma la storia di alcuni pionieri che combattevano per la liberazione sessuale in un Paese, l’Italia, dominato da ipocrisia e perbenismo”. Questi pionieri fecero tremare non solo i benpensanti, ma le istituzioni, dalla Chiesa alla politica.

“Al centro di tutto” – continua Zardo – “c’è Riccardo Schicchi, a cui viene restitutita la piena dignità che merita”. Accanto a lui ci sono Cicciolina, Judith Malina, Lasse Brown, Giuliana Gamba, Helena Velena e altri che raccontano gli incerti del mestiere e la loro battaglia collettiva contro i tabù, guidata da un sogno molto concreto: quello di raggiungere la felicità attraverso la liberazione del piacere.

“Kiki e i Segreti del sesso” è definito dal suo regista Leon “una commedia dove il sesso viene trattato in una maniera originale, spregiudicata, divertente e romantica” questo film mostra con disinvoltura la buffa e viva dimensione delle possibili perversioni sessuali dell’essere umano contemporaneo. Ad esempio c’è la ragazza affetta da harpaxophilia che si eccita se è rapinata o derubata, c’è il maturo signore di una coppia borghese predisposto alla sonnofilia il cui piacere sessuale deriva dall’induzione al sonno della sua povera moglie, c’è chi è affetto da necrofilia e chi apprezza il bondage e il pissing.

Arte e pornografia

La pornografia è un aspetto ancora lasciato in ombra, spesso non se ne parla, per timore di incorrere nelle critiche gratuite e di scontrarsi con i pregiudizi radicati. La pornografia, però, è anche arte e, nel corso dei secoli, la pittura e la scultura hanno contribuito a diffondere l’idea del “nudo” artistico, sublimando con l’arte la sessualità ammiccante di una società poco incline a svelare dettagli privati dell’intimità domestica e non.

Chi non ricorda, ad esempio, la sensualità prorompente di Danae, ritratta da Gustav Klimt? L’industria cinematografica ha contribuito a sublimare con l’arte della regia e dell’interpretazione di attrici di grande spessore una tematica che, per molti, è ancora tabù, si ricordi ad esempio, “La chiave” di Tinto Brass, opera cinematografica che illuminava, con la sapiente arte della regia, gli oscuri meandri di una sessualità ancorata a fantasie morbose e inconfessabili.

Da qualche anno, ha suscitato molto interesse l’iniziativa di un gruppo di registe italiane, decise ad andare controcorrente, per rivendicare il diritto di esprimere la propria creatività, attraverso la pornografia d’autore. Il progetto ha riscosso un enorme successo, in quanto, la porn art diventa anche un modo per affermare il vitalismo di una femminilità che non conosce confini. In una simile prospettiva, viene legittimato il diritto a quella che fino a pochi anni fa era considerata una prerogativa esclusivamente maschile, vale a dire la possibilità di esprimere una sessualità a tutto tondo, senza veli e tabù, da un punto di vista, però, (questa è la novità) tutto al femminile. Monica Stambrini e Regina Orioli sono solo alcuni dei nomi delle ragazze del porno, che hanno tratto ispirazione da progetti analoghi diffusi con successo in Danimarca, Spagna e America. Il gruppo di registe ha avviato anche una raccolta di fondi “Art for porn”, una vendita di opere donate all’associazione da artisti del settore, che consentirà di raccogliere la somma necessaria per la realizzazione di tre cortometraggi.

Un modo diverso di intendere l’arte, ma non per questo meno degno di nota. Le ragazze del porno hanno portato senza dubbio una ventata di novità destinata a far discutere molto.